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Civita di Bagnoregio

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Situata al confine con l’Umbria, in vista della Valle del Tevere, Civita di Bagnoregio si adagia su un colle tufaceo cuneiforme a 443 metri s.l.m., stretto fra i due profondi burroni del Rio Chiaro e del Rio Torbido. Grazie all’integrità del suo centro storico e alla bellezza paesaggistica, con merito è stato inserito nel club dei Borghi più Belli d’Italia.

Alle spalle dell’abitato si estende la grande vallata incisa dai “calanchi”, creste d’argilla dalla forma ondulata e talvolta esilissima, inasprite qua e là da ardite pareti e torrioni enormi, come il solenne e dolomitico “Montione” e la cosiddetta “Cattedrale”. Lo scenario offerto dalla Valle dei Calanchi e dal borgo di Civita di Bagnoregio, forma uno dei paesaggi più straordinari e unici d’Italia.

Origini e Storia

Eppure fu proprio l’abbondanza di acque, assieme al rigoglio della vegetazione, a spingere gli uomini, sin dai tempi più remoti, a vivere in questi luoghi. Patria del monaco-filosofo francescano San Bonaventura e del saggista-romanziere Bonaventura Tecchi, Civita di Bagnoregio ha infatti origini antichissime. La zona fu abitata sin dall’epoca villanoviana (IX-VIII secc. a. C.), come testimoniano vari ritrovamenti archeologici. In seguito vi si insediarono gli etruschi, che fecero di Civita (di cui non conosciamo l’antico nome) una fiorente città. Questa fu favorita dalla posizione strategica e grazie alla vicinanza con le più importanti vie di comunicazione del tempo.

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